All’alba di quel giorno, il giorno che non dimenticheremo mai più, siete andate per compiere quello che si doveva fare al suo corpo. Il sole era già sorto nella creazione ma, voi ancora non lo sapevate, un sole più grande, quell’uomo che volevate incontrare freddo nella tomba, era già risorto…
“Chi ci rotolerà la pietra dalla porta del sepolcro?” (Mc 16,3). E’ la domanda che vi siete rivolte mentre vi recavate in quel luogo osservato così attentamente due giorni prima. Perché solo adesso vi fate questa domanda? Non potevate pensarci prima? Non avevate già visto muovere quel grande masso per chiudere la porta del sepolcro? Potevate chiedere a degli uomini di venire con voi! Magari proprio a quelli che, come voi, avevano cercato di seguirlo. Sì, certo, avete ragione. Non sapevate dove trovarli. Non ce l’hanno fatta a seguirlo fin lì, si erano dispersi. Chissà che senso di fallimento! Siete rimaste da sole e dovevate cavarvela da sole. Grazie di essere andate là e di esservi rivolte l’un l’altra questa domanda.
“Alzando lo sguardo, videro che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande” (Mc 16,4). Questa sì che è buona! Siete arrivate in quel luogo con la domanda e avete trovato la risposta ad aspettarvi! Che scherzo è mai questo? Chi ha spostato quel grande masso? Saranno stati Pietro e gli altri? E adesso? Che facciamo?…Meglio andare a vedere lì dentro cosa è successo.
C’è qualcuno lì dentro. Un giovane seduto sulla destra dove era adagiato il corpo. Adesso il vostro respiro è come sospeso, avete il cuore in gola dalla paura. State per udire quello che non si è mai udito sulla terra. Siete le prime. Un onore unico. Perché sulla terra si è sempre udita una parola, quella della sentenza di morte che avvolge tutti gli uomini, unica assoluta certezza per ciascuno. Ma da ora, anche se la morte toccherà ancora tutti in sorte, non sarà più l’ultima parola!
“NON ABBIATE PAURA! VOI CERCATE GESÙ’, IL CROCIFISSO. E’ RISORTO, NON E’ QUI” (Mc 16,6).
Guardate bene donne, guardate bene dove era il corpo che cercate. Lo avevate guardato bene anche due giorni prima, non potete sbagliarvi: non è più lì! Ma allora se il giovane non mente, è dal di dentro, non da fuori, che è stata spostata quella grande pietra. Dalle forze oscure della morte che trattiene ogni vivente nelle sue braccia, un corpo umano si è liberato, si è rialzato! Non hanno potuto trattenerlo, non hanno potuto fermare la sua risalita! Anzi, quel corpo è andato fino in fondo agli inferi ed è stato la rovina di colui che della morte ha il potere (Eb 2,14). Ora, la luce inconcepibile di quel corpo risplende più del sole, perché le tenebre non l’hanno potuta vincere (Gv 1,5). L’annuncio del giovane da quella tomba vuota riecheggia ancora oggi dal passato e corre più avanti di noi nel futuro: nemmeno gli uomini hanno potuto fermare quest’annuncio! Ci hanno provato e ci proveranno ancora, ma non ce la faranno, perché dentro di esso vive Colui che continua a camminare con noi ogni giorno: Gesù di Nazareth, il Crocifisso Risorto.
Perché o donne siete ancora così spaventate? Perché il tremore vi assale? E’ solo un sogno? L’impossibile è diventato possibile, l’incredibile è diventato credibile, il mortale è ora immortale!….Non abbiate paura! Eppure tu, Signore, fai ancora paura. Ci pare troppo bello per essere vero quest’annuncio. Ci fa paura sapere che hai vinto la morte così, entrandoci dentro e non scampandola. Ci fa paura quest’annuncio, perché è davvero nuovo, e noi Signore mal digeriamo la novità. Essa è scomoda per le nostre vedute così corte. Tu lo sai Signore, tu conosci le nostre paure. Dona Signore la tua vittoria! (Sal 118,25). Dona Signore la tua gioia! Dona Signore di liberarci dalla paura della morte! E dona anche, Signore, di liberarci dalla paura di Te, vincitore della morte!
BUONA PASQUA A TUTTI!
(Gli acquarelli illustrativi sono tratti da Il mistero del Risorto di Maria Cavazzini Fortini, aprile 2013)
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Al amanecer de ese día, el día que no olvidaremos nunca más, fueron para cumplir con lo que se tenía que hacer a su cuerpo. El sol ya había salido en la creación pero, ustedes no lo sabían aún, un sol más grande, aquel hombre que querían encontrar frío en la tumba, había ya resucitado…
“¿Quién nos moverá la piedra de la puerta del sepulcro?” (Mc 16,3). Es la pregunta que se han hecho mientras se dirigían a aquél lugar ya observado muy atentamente dos días antes
¿Por qué solo ahora se hacen esa pregunta? ¿no podían pensarlo antes? Ya no habían visto mover aquella grande piedra para cerrar la puerta del sepulcro? ¡Podían pedir a algunos hombres que vengan con ustedes! Quizás justamente a esos que, como ustedes, habían intentado seguirlo. Sí, claro, tienen razón. No sabían dónde encontrarlos. No lograron a seguirlo hasta allí, se habían dispersado. ¡Quizás que sensación de fracaso! Se quedaron solas y tenían que arreglárselas solas. Gracias por haber ido allá y de haberse hecho entre ustedes esta pregunta.
“Pero cuando miraron, vieron que la piedra había sido echada a un lado, y eso que era una piedra muy grande” (Mc 16,4). ¡Esto sí que es bueno! Han llegado a ese lugar con la pregunta y han encontrado la respuesta esperada! ¿Qué broma es esta? ¿Quién ha movido esa grande piedra? ¿Habrán sido Pedro y los demás? ¿Y ahora? ¿Qué hacemos? … Mejor ir adentro para ver qué ha sucedido.
Hay alguien allí dentro. Un joven sentado a la derecha donde estaba recostado el cuerpo. Ahora el suspiro está como si hubera sido suspendido, tienen el corazón en la garganta por el miedo. Están por escuchar lo que nunca se ha escuchado sobre la tierra. Son las primeras. Un honor único. Porque sobre la tierra siempre se ha escuchado una palabra, aquella de sentencia de muerte que envuelve a todos los hombres, única y absoluta certeza para cada uno. Pero desde ahora, aún si la muerte tocará a todos en ese destino, ¡no será la última palabra!
“¡NO TENGAN MIEDO! USTEDES BUSCAN A JESÚS NAZARENO, EL QUE FUE CRUCIFICADO. RESUCITÓ; NO ESTÁ AQUÍ” (Mc 16,6).
Miren bien mujeres, miren bien dónde estaba el cuerpo que buscaban. Lo habían mirado bien también dos días antes, no se pueden equivocar: ¡no está más allí! Pero entonces si el joven no miente, es desde adentro, no de afuera, que ha sido movida aquella piedra. Desde las fuerzas oscuras de la muerte que mantiene cada viviente en sus brazos, un cuerpo humano se ha librado, ha resucitado! No han podido agarrarlo, no han podido detener su volver a subir. Más bien, ese cuerpo ha ido hasta el fondo a los infiernos y ha sido la destrucción de aquel que tiene el poder de la muerte (Heb 2,14). Ahora, la luz inconcebible de aquel cuerpo resplandecemás que el sol, porque las tinieblas no pudieron vencer la luz (Jn 1,5). El anuncio del joven de aquella tumba vacía hace ecco todavía hoy desde el pasado y corre más adelante de nosotros en el futuro: ¡ni siquiera los hombres han podido detener este anuncio! Han intentado e intentarán todavía, pero no lo lograrán, porque dentro de eso vive Aquél que continúa caminando cada día con nosotros: Jesús de Nazareth, el Crucificado Resucitado.
¿Por qué oh mujeres están todavía así asustadas? ¿Por qué el temblor les ataca? ¿Es sólo un sueño? ¡Lo imposible se ha vuelto posible, el increible se ha vuelto creíble, el mortal ahora es inmortal!… ¡No tengan miedo! Y sin embargo tú, Señor, das miedo todavía. Nos parece demasiado bonito para ser verdadero este anuncio. Nos da miedo saber que has vencido la muerte así, yendo dentro y no salvándote. Nos da miedo este anuncio, porque es verdaderamente nuevo, y nosotros Señor digerimos mal la novedad. Es incómoda para nuestra mirada corta. Tú lo sabes Señor, tú conoces nuestros miedos. ¡Dona Señor tu victoria (Sal 118,25) ¡Dona Señor tu gozo! ¡Dona Señor de librarnos del miedo de la muerte! ¡Y dona también, Señor, de librarnos del miedo de Ti, vencedor de la muerte!
¡BUENA PASCUA A TODOS!
Imbottirsi, inebriarsi, ubriacarsi di sapori, odori, rumori.Così l’ uomo pensa di liberarsi da quel pensiero scomodo che genera spavento, tentando di sostituire Cristo e ponendo una grossa pietra nell’anima per non pensare. Corre dietro alla ricchezza, alla bellezza, al successo, alla perfezione, corre, corre fino a quando non impatta contro la Croce e allora l’effetto può diventare devastante, può mandare il suo mondo in frantumi.
Eppure la soluzione ce l’abbiamo sotto gli occhi, anzi più che la soluzione ci viene data un’occasione, un’opportunità per superare i nostri limiti, per vincere le nostre debolezze e le nostre paure…è come indossare occhiali in 3D e riuscire a vedere quello che prima non si poteva vedere: la “terza dimensione”, cioè il valore di quello che per il mondo sembra non avere valore…la malattia, l’insuccesso, la depressione, il fallimento, la povertà.
Al di fuori della Croce non c’è soluzione.
Al di fuori della Croce c’è la morte.
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Grazie Chiara, commento speculare alle mie ultime parole postate davvero efficace!
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Ho inforcato i miei occhiali in 3D stamattina: ho letto questa notizia: “Frederick Brandt, il barone del botox, è morto suicida a 65 anni”.Era il chirurgo delle star. Dispensava l’eterna giovinezza………………………………………………………
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Dispensava l’eterna illusione/menzogna di giovinezza….
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Nella via al sepolcro le donne si
pongono tante domande e poi…
“non abbiate paura!”(MC 16,6).
Non é un sogno e neppure un’illusione, vedono ma é una visione
di luce più forte del sole, anche la pietra é stata rotolata via.
Grazie p.Giacomo del tuo commento
e delle immagini acquerellate interposte, che
Dio ti benedica!
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Grazie a te Rosy, mi raccomando di a casa tua che ricordo tutti sempre con grande affetto!….
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