Oh se poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! (2Cor 11,1)
Visita pure questa pagina, se sei incuriosito e disponibile a sopportarmi anche nelle mie periodiche fiammate pseudo-poetiche. Ti avverto: con il passare degli anni stanno aumentando, potresti scottarti. Non posso evitartelo, perciò mettiti di buon umore e non prendermi troppo sul serio. Altrimenti fai bene a non entrarci. Però, qualora rimanessi toccato da queste fiammate e poi ti venisse voglia di farmi qualche domanda, o anche solo di condividere qualche tuo pensiero in proposito, ti invito a scrivermi liberamente, non avere riguardi. Senza un pizzico di follia, lo diceva anche Erasmo (quello di Rotterdam) nel suo celebre scritto, le umane relazioni perdono il loro gusto, la stessa vita ne risente in profondità e allegria. Perciò, segui con me la follia. Perché prima o poi ti accorgerai che non solo “maggiore allegria viene dal ridere in compagnia” (Erasmo), ma che essa, mentre la stai seguendo, molto ragionevolmente, si farà trovare da te appesa a una croce (1Cor 1,25)
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NON CERCARMI TRA I PRIMI
(27.08.2016, presso casa di Sr. Miriam Paredes)
Se prima non sarai primo
a cercarmi tra gli ultimi
a scoprirmi negli ultimi
non cercarmi
ti cercherò io
anche se tu non mi cercassi
perché io mi faccio trovare
anche da chi non mi cerca (Is 65,1)
e così conosca l’Ultimo
l’Ultimo di tutti
Se passi da quelle parti
Ti aprirò l’orecchio
E i tuoi occhi vedranno
Il nome dell’Ultimo
senza più segreto
Il Primo senza numero
Il Primo senza un posto
ovvero in tutti i posti
Il posto che c’è
ai piedi di ogni uomo
Il Primo di coloro
che risorgono dai morti
Non cercarmi tra i primi
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LE NUVOLE
(16.05.2015, in Viale Cavour, angolo del Castello Estense)
Cosa fate da sempre
sopra di noi
se poi non parlate?
Se venite dal passato
per favore
o per dolore
preparatemi:
che io non inganni il presente!
Ma se venite dal futuro
sussurratemi
vi prego
su quale rotta ha casa il mio destino
E non si alzi troppo la vostra voce
che sulla terra
in permalosa fretta
l’uomo che non cerca
me lo butterebbe via.
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LA PREGHIERA DI BARTIMEO
(22.10.2015, meditando la pagina evangelica)
Maestro mio,
non voglio più sedermi alla tua destra
né alla tua sinistra
ma nemmeno davanti o di dietro
Non cerco più un posto che venga prima di tutti
o che sia visibile a tutti
Cerco solo il tuo Volto
Il tuo Volto Signore io cerco
non nascondermi il tuo Volto (Sal 27)
Maestro mio
possa io vedere ogni giorno Te
imparando ad ascoltare Te
a camminare con Te
a lasciarmi cercare da Te
Gesù di Nazareth
anche io grido a Te
e griderò più forte
Fermati!
Perché se Tu non mi parli,
io sono come chi scende nella fossa (Sal 28)
Possa io restare fuori strada
purché conosca qual è la tua strada
e impari solo a seguirti
ovunque Tu sia
E così sia.
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INRI
(4.02.2008, davanti a un crocifisso)
Perdente,
non gli importa di essere vincente,
sconfitto in tre chiodi confitti,
non parla più.
Non splende, sfigura: cioè,
non ci fa una bella figura.
Scomposto, nemmeno dignitoso,
ma sopra la sua testa c’è scritto “re”.
Nel supplizio più infame,
inventato per gli infami.
Affannato, sudato, insanguinato.
Non si muove,
anzi no, si muove male, perché non può muoversi.
Niente vesti, senza forze, poco ossigeno.
Chiasso tutto intorno!
Lo guardano da sotto,
Lui li guarda da sopra,
tu cosa guardi?
Dal legno si vede veramente,
visione panoramica,
no, panornemica.
Con un solo discepolo, un ladro,
la madre e qualche donna per amici.
Solo Lui ci vede bene, solo Lui!
Da solo.
E’ solo:
il solo che chiamò amico anche il nemico
Un momento, aspettate,
qualcuno dice che potrebbe scendere da lì.
Ma non è sceso,
è finita.
Ci aveva detto che sarebbe andata così,
che bisognava andasse così.
Ce lo aveva detto prima nei profeti,
poi faccia a faccia.
E noi gli abbiamo sputato in faccia.
Ci aveva detto che avrebbe attirato tutti a sé.
Ma, se “non ha più apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi” (Is 53,2),
come può attirarci a sé?
Come può accadere questo anche oggi?
Spiegacelo Tu, o uomo misterioso,
o misterioso Dio,
cosa ci fai ancora lì?
Giorni, anni, secoli,
siamo ancora qui.
Signore e signori,
e voi tutti che non siete più sulla terra,
l’attrazione non è finita,
l’attrazione è infinita.
Venite a vederla di nuovo con me.
Non ve ne pentirete,
ci pentiremo tutti dolcemente,
perché là sotto,
cadremo in ginocchio
ve lo prometto,
perché
“veramente quest’uomo era Figlio di Dio!” (Mc 15,39)
Il centurione vinto ci ha convinto:
Il perdente è vincente
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TROPPO
(28.08.2007, nel giorno di S.Agostino)
Troppo tardi ti ho amato
Bellezza insuperabile
Bellezza senza tempo
Bellezza indecifrabile
nel tuo volto decifrato
Troppo tardi
Ma troppo grande è il tuo amore
poiché troppo grande è il tuo cuore
allora so
che ci entrerò anche io
non so quando, non so come
troppo grande è il suo bagliore
incessante cercatore
non smetterò di cercarti
cercami ancora!
Per uno
per uno si fa più festa (Lc 15,7)
tu lo dici
tu lo sai
Troppo
troppo grande è il tuo amore
Gioite con me (Lc 15,6)
Sì, voglio gioire
voglio essere la tua festa
anche se è troppo
Tu sei troppo
io mi chiamo poco