Pubblicato in: Commento alle Scritture

LA PAROLA CHE CONQUISTA

V DOMENICA DEL T.O.

anno C (2025)

Is 6,1-2.3-8; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

 

Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

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Luca si discosta leggermente da Marco e Matteo per come ci racconta la chiamata dei primi discepoli. Il racconto è molto più accurato di dettagli, per la scena centrale della pesca miracolosa, e anche per la scena che precede e poi segue la pesca. Particolare in cui si differenzia ulteriormente: la chiamata si dirige a Simon Pietro, “primus inter pares” tra gli apostoli. Prima scena: c’è una ressa di gente che si stringe al Maestro per ascoltare la sua parola, siamo presso il lago di Genesaret (costa nordoccidentale del lago di Tiberiade). Se la gente fa ressa attorno a Gesù significa che quanto dice desta un grande interesse. Però il Signore a un certo punto getta uno sguardo su due barche ormeggiate alla sponda, appena rientrate da una battuta di pesca. Pensa che una di esse possa essere di aiuto alla sua predicazione, e allora chiede a Simon Pietro se può salirci sopra staccandosi leggermente dalla sponda. Il testo non ci dice molto su questa richiesta. Non si sofferma a spiegarci se Pietro ci abbia pensato prima su, oppure se abbia chiesto parere ai suoi soci che stanno lavando e riassettando le reti con lui. Il fatto è che alla richiesta si è data risposta positiva perché il Signore Gesù sedette e insegnava alle folle dalla barca.

Seconda scena: Simon Pietro fece questo favore a Gesù. Possiamo forse già intravedere in questo gesto il suo animo generoso e un’insolita attrazione verso il Rabbi di Nazareth. Forse anch’egli, insieme ai suoi compagni di lavoro, si fermò per qualche minuto ad ascoltare le sue parole. Ma sicuramente non si aspettava che alla fine della sua predicazione gli giungesse una proposta “indecente”: prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca. Provo a mettermi nei panni di Pietro. Tu che vieni da Nazareth, vuoi suggerire a noi, che viviamo in e di questo mare, quando uscire per pescare? Ma non hai visto che siamo appena rientrati da una battuta notturna di pesca? Guarda che si è fatto giorno, non è più tempo idoneo alla pesca. Mi stai chiedendo una cosa assurda! Non sappiamo se a Pietro siano passati in cuore questi pensieri, ma sappiamo che la curiosità sul predicatore di Nazareth e la voglia di verificare se la sua parola fosse come quella che in giro si diceva, prevalse su ogni reazione suscitata da quello strano invito. Tra l’altro, c’era anche da ammettere che la pesca notturna è stata un fiasco totale: Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti.

La parola di Dio chiede l’assurdo all’uomo. Se però l’uomo accoglie e obbedisce a quella parola, tutto può succedere. Io pensavo di sposare una donna, prima o poi. Quando sembrava che all’orizzonte fosse arrivata, il cielo mi fece arrivare un’altra parola. Una parola che inizialmente trovavo assurda per me. Oggi, giunto a 58 anni, posso dire che la vita è stata una pesca miracolosa, ma non è stato Renato Zero a spiegarmelo. Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Marcello Candia e Raoul Follerau erano già uomini affermati nella vita quando il vangelo li conquistò raggiungendoli al cuore. Fecero qualcosa di umanamente assurdo: lasciarono una vita ricca ed affermata per intraprendere un cammino assolutamente nuovo. Si abbassarono ad amare ciò che Dio ama con amore di predilezione, una categoria di ultimi nel mondo: i lebbrosi. La loro vita diventò ben presto un’incetta di persone che fecero la loro felicità e trascinarono con sé migliaia di altri uomini nell’avventura intrapresa. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.

Terza scena. Se ti capita di udire con le tue orecchie, vedere con i tuoi occhi e toccare con mano qualcosa di simile, ti succederà di sentire quello che sentì Simon Pietro con i suoi compagni di lavoro. Un misterioso stupore che invade l’anima e ti fa percepire di essere alla presenza della divinità. E questa presenza è tutta concentrata nell’uomo Gesù Cristo, che fece esprimere Pietro così: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore. Mi azzardo a declinare la risposta di Gesù. Pietro caro, dopo aver sperimentato una pesca così stupefacente, senti tutta la distanza tra la tua e la mia parola, tra il tuo essere e il mio essere. Ma io sono qui a ridurre ogni distanza tra me e te, come tra me e ogni uomo. Ora scoprirai che nemmeno il peccato, causa ed origine di ogni allontanamento da me, può impedire al mio amore di raggiungerti dove tu sei. Quindi, ora ascolta questa parola che ti chiama: non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini. Stai solo iniziando a capire che ti chiamo perché io ti amo. Qui comincia l’avventura di associarti con i tuoi soci alla mia pesca più grande e miracolosa: conquistare il cuore degli uomini come oggi ho conquistato te. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Solo se davvero l’amore di Gesù ti ha toccato, hai il coraggio di lasciare tutto il tuo mondo per entrarne in uno nuovo. Anche se, camminandogli dietro, scoprirai che è quel mondo nuovo ad essere entrato nel tuo.

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LA PALABRA QUE CONQUISTA

Lucas se diferencia ligeramente de Marcos y Mateo en la forma en que nos cuenta la llamada de los primeros discípulos. La historia es mucho más detallada, por la escena central de la pesca milagrosa, y también por la escena que precede y luego sigue a la pesca. Detalle en el que se diferencia aún más: la llamada se dirige a Simón Pedro, “primus inter pares” entre los apóstoles. Primera escena: hay una multitud de gente que se acerca al Maestro para escuchar su palabra, estamos en el lago de Genesaret (costa noroeste del lago de Tiberíades). Si la gente se reúne alrededor de Jesús significa que lo que dice despierta un gran interés. Pero el Señor en cierto punto echa un vistazo a dos barcos amarrados a la orilla, apenas regresaron de una excursión de pesca. Piensa que una de ellas puede ser de ayuda a su predicación, y entonces pregunta a Simón Pedro si puede subirse encima despegándose ligeramente de la orilla. El texto no nos dice mucho sobre esta solicitud. No se detiene a explicarnos si Pietro pensó en ello antes, o si ha pedido consejo a sus socios que están lavando y reordenando las redes con él. El hecho es que la petición fue respondida positivamente porque el Señor Jesús se sentó y enseñó a las multitudes desde la barca.

Segunda escena: Simón Pedro le hizo este favor a Jesús. Podemos ya entrever en este gesto su alma generosa y una inusual atracción hacia el Rabino de Nazaret. Quizás él también, junto con sus compañeros de trabajo, se detuvo unos minutos para escuchar sus palabras. Pero seguramente no esperaba que al final de su predicación le llegara una propuesta “indecente”: rema mar adentro y tiren sus redes para pescar. Intento ponerme en los zapatos de Pedro. Tú que vienes de Nazaret, ¿quieres sugerirnos a nosotros, que vivimos en este mar, cuándo salir a pescar? Pero no has visto que acabamos de volver de una excursión nocturna de pesca? Mira que se ha hecho de día, ya no es tiempo idóneo para la pesca. Me estás pidiendo algo absurdo! No sabemos si a Pedro le ha pasado en el corazón estos pensamientos, pero sabemos que la curiosidad sobre el predicador de Nazaret y el deseo de verificar si su palabra era como la que se decía por ahí, prevaleció sobre cualquier reacción suscitada por aquella extraña invitación. Por cierto, también hubo que admitir que la pesca nocturna fue un fracaso total: Maestro, hemos trabajado toda la noche y no hemos cogido nada; pero en tu palabra echare las redes.

La palabra de Dios pide lo absurdo al hombre. Pero si el hombre acoge y obedece esa palabra, todo puede suceder. Yo pensaba casarme con una mujer, antes o después. Cuando parecía que había llegado al horizonte, el cielo me hizo llegar otra palabra. Una palabra que al principio me pareció absurda. Hoy, a los 58 años, puedo decir que la vida ha sido una pesca milagrosa, pero no fue Renato Zero quien me lo explicó. Hicieron esto y pescaron una gran cantidad de peces y sus redes casi se rompieron. Marcello Candia y Raoul Follerau ya eran hombres establecidos en la vida cuando el evangelio los conquistó alcanzándoles al corazón. Hicieron algo humanamente absurdo: dejaron una vida rica y afirmada para emprender un camino absolutamente nuevo. Se rebajaron a amar lo que Dios ama con amor de predilección, una categoría de últimos en el mundo: los leprosos. Su vida se convirtió rápidamente en un botín de personas que hicieron su felicidad y arrastraron a miles de otros hombres a la aventura emprendida. Entonces hicieron señas a los compañeros de la otra barca, que vinieran a ayudarlos. Ellos vinieron y llenaron los dos barcos hasta casi hacerlos hundir.

Tercera escena. Si te sucede de oír con tus oídos, ver con tus ojos y tocar con la mano algo semejante, te sucederá de sentir lo que sintió Simón Pedro con sus compañeros de trabajo. Un misterioso asombro que invade el alma y te hace sentir que estás en la presencia de la divinidad. Y esta presencia está toda concentrada en el hombre Jesucristo, que hizo expresar a Pedro así: Señor, aléjate de mí, porque soy un pecador. Me atrevo a declinar la respuesta de Jesús. Pedro querido, después de haber experimentado una pesca tan asombrosa, sientes toda la distancia entre tu palabra y la mía, entre tu ser y mi ser. Pero yo estoy aquí para acortar cada distancia entre tú y yo, como entre cualquier hombre y yo. Ahora descubrirás que ni siquiera el pecado, causa y origen de toda separación de mí, puede impedir que mi amor te alcance donde estás. Ahora pues, escucha esta palabra que te llama: no temas; de ahora en adelante serás pescador de hombres. Estás empezando a entender que te llamo porque te quiero. Aquí comienza la aventura de asociarte con tus socios a mi pesca más grande y milagrosa: conquistar el corazón de los hombres como hoy te he conquistado. Sacaron las barcas a tierra y, dejándolo todo, lo siguieron. Solo si realmente el amor de Jesús te ha tocado, tienes el valor de dejar todo tu mundo para entrar en uno nuevo. Aunque, al caminar detrás de él, descubrirás que es ese mundo nuevo el que ha entrado en el tuyo.